Vi presentiamo le associazioni e i media di settore aderenti all’iniziativa UNITE ASSOCIATION FOR CANNABIS il nuovo coordinamento nazionale che rappresenta i 10 milioni di italiani consumatori di CANNABIS. Ognuno con la propria individualità e missione ma uniti nel traguardo comune del raggiungimento della liberalizzazione della CANNABIS. L’inizio dei lavori viene sancito nella GIORNATA MONDIALE DELLA CANNABIS nella fattispecie nell’organizzazione e realizzazione del CANNABIS DAY 2021 un evento unico nel suo genere: 11 ore di informazione ed intrattenimento il cui scopo è far conoscere gli innumerevoli benefici ed impieghi di questa pianta millenaria venuta sul pianeta terra a sostegno dell’umanità. Sostieni la causa e diffondi il verbo!
Ecco il Programma del 420.DOMANI dalle 11 alle 23 seguici per informarti attraverso i massimi esponenti del settore cannabico italiano ed internazionale alternati a tanti show musicali ed artistici.Un Evento così non si era mai visto!Fai la tua parte per sostenere la causa!Organizzato dal coordinamento di tante realtà che si battono da anni in Italia per la Cannabis. Per maggiori informazioni sul programmahttp://cannabisdayitalia.cicla.euFai la tua parte!Dona ORA http://paypal.me/pools/c/8ymxVjWPbMAiutaci a condividere l’evento https://fb.me/e/1exTL7Hj8#giàlegale#420italia#noicoltiviamo
Tratto da uno spettacolo di Beppe Grillo fatto a Genova nel 1997
Quando pubblicamente nel lontano 1997 un comico in un suo spettacolo raccontava la messa al bando della canapa.
Di Beppe Grillo – “Spinello sì o spinello no? È una domanda stupida. La grande domanda è: che fine ha fatto la canapa? Come fa una pianta ad essere fuorilegge? Abbiamo messo fuorilegge una pianta. A causa di uno degli usi più stupidi. Fumarla è uno degli usi più stupidi. E’ come se tu bevi, ti viene un po’ di cirrosi e mettiamo fuorilegge la vigna.
Ma come è potuto succedere che sparisse una roba straordinaria dal mondo? E’ sparita dall’immaginario del mondo. Non c’è più, come è potuto succedere?
Con la canapa si fa di tutto, come si fa a vietarla? Si possono fare vestiti, corde, si possono curare molte malattie. In Nepal si mangiano i semi, la Costituzione americana e le banconote francesi sono stampate sulla canapa; carta di canapa, non tagli alberi!
Ford, il più grande imprenditore del mondo, l’uomo che dava il doppio del salario ai suoi operai, lo aveva già capito nel 1930, faceva una macchina che potevano comprare tutti, la Ford T, interamente fatta di canapa. Carrozzeria di canapa, gomme di canapa, interno di canapa, andava a etanolo di canapa. Molto più elastica dell’acciaio. Questa era una macchina ecologica. Se la buttavi via, ti potevi sbriciolare il cruscotto e farti due pippatine…
Succede poi che nel 1935, Hearst, il più grande magnate delle comunicazioni, uno che faceva i giornali con i suoi alberi, insieme a Dunlop, la più grande azienda chimica al mondo, scoprono il nylon.
Dunlop, quello delle gomme, Du Pont azienda chimica, cominciano a far sparire la canapa perché c’era il petrolio. C’è una dichiarazione di Hearst e Rockfeller (due petrolieri dell’epoca) che dicono: “Perché violentare la natura tagliando la canapa? C’è il petrolio, con il petrolio potremmo proteggere la natura”. Così iniziano ad eliminare la canapa e si comincia a chiamare droga una pianta. Hearst comincia a dire sui suoi giornali, fatti con la sua carta, “Urgono misure contro la droga” , “La marijuana fa diventare matti i ragazzi in 30 giorni”, “La marijuana miete molte vittime”. E si comincia ad abbinare la droga, cioè la canapa, al mostro. Poi iniziavano a menarla con il razzismo, l’etnia. I messicani, i neri si drogano. I meticci e gli italiani. C’eravamo anche noi, dove c’è una schifezza ci siamo sempre anche noi!
Fu così che nel ’38 il nipote del più grande banchiere dell’epoca decide con una legge di abolire la droga nel mondo, e fa una legge per proibirla.
In pratica viene abolito tutto ciò che puoi farti da solo. Tutto ciò che passa attraverso la tua autonomia sta sulle palle all’autorità. Nel ’40 c’è stato un boom di vendite, che se questo qua si fosse fatto i cazzi suoi probabilmente si sarebbe estesa un pochino.
Ma l’ha proibita ed è diventata il cancro del mondo.” – Genova 1997
Estratto dal documentario italiano “L’erba proibita”, questo filmato mostra il terrorismo psicologico con cui si è giustificato il proibizionismo sulla canapa. Questo genere di propaganda è ancora oggi utilizzata da fascisti senza scrupoli per legiferare contro una delle piante più salutari esistenti sul pianeta. Il responsabile di questo “delirio americano” è stato Harry J. Anslinger (fascista e razzista dichiarato) per più di trent’anni direttore del Federal Bureau of Narcotics, secondo il quale l’erba era fumata dai “negri” con lo scopo di violentare le donne bianche. In Italia a iniziare e consolidare la propaganda anti canapa fu il quotidiano fascista romano “Il Tempo”. Non importa che la medicina dica tutt’altro, per i fascisti la canapa è uguale all’eroina e loro, come il duce, hanno sempre ragione!!! Beata Resistenza….
Filmato originale USA per la produzione di Canapa per entrare in guerra
Hemp for Victory è un film in bianco e nero del governo degli Stati Uniti realizzato durante la seconda guerra mondiale, che spiega gli usi della canapa, incoraggiando gli agricoltori a coltivare il più possibile. Prima del 1989, il film era relativamente sconosciuto e la biblioteca del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e la Biblioteca del Congresso dissero a tutte le parti interessate che nessun film del genere era stato realizzato dall’USDA o da qualsiasi ramo del governo degli Stati Uniti. Due copie VHS furono recuperate e donate alla Library of Congress il 19 maggio 1989 da Maria Farrow, Carl Packard e Jack Herer.
Hemp for Victory is a black-and-white United States government film made during World War II, explaining the uses of hemp, encouraging farmers to grow as much as possible. Before 1989, the film was relatively unknown, and the United States Department of Agriculture library and the Library of Congress told all interested parties that no such movie was made by the USDA or any branch of the U.S. government. Two VHS copies were recovered and donated to the Library of Congress on May 19, 1989 by Maria Farrow, Carl Packard, and Jack Herer.