Cannabis light, il Tar sospende (di nuovo) il decreto del governo sul Cbd
Rassegna Stampa: di Viola Giannoli 11 Settembre 2024 – https://www.repubblica.it/italia/2024/09/11/news/cannabis_light_tar_sospende_decreto_cbd-423491175/
Accolto il ricorso degli imprenditori della canapa contro la norma che inseriva l’olio di cannabidiolo tra le sostanze stupefacenti a rischio abuso. A dicembre l’udienza di merito
Ancora una volta il Tar ferma il governo sulla stretta alla Cannabis light. I giudici del tribunale amministrativo del Lazio hanno sospeso oggi il decreto ministeriale firmato da Orazio Schillaci ed entrato in vigore il 5 agosto che aggiornava le tabelle delle sostanze psicotrope e stupefacenti inserendovi i prodotti a base di Cbd, il cannabidiolo, per uso orale estratti dalla Cannabis. Questo voleva dire che si poteva acquistare l’olio di Cbd solo presso le farmacie e solo con la prescrizione medica. Una molecola contenuta nella pianta ma non psicotropa e che non crea dipendenza veniva insomma equiparata alle sostanze stupefacenti a rischio abuso.
Il Tar del Lazio però ha dato ragione, di nuovo, agli Imprenditori della canapa Italia (Ici) che, assistiti dagli avvocati Dario De Blasi, Alberto Gava e Francesco Renda dello studio Prestige, e in con il sostegno della Coldiretti Liguria, avevano presentato a fine agosto un ricorso contro il decreto Schillaci.
L’udienza di merito è stata fissata al 16 dicembre, ma intanto la norma ministeriale è sospesa perché il collegio dei giudici ha riconosciuto il rischio di danno economico, patrimoniale e penale che il decreto comporta all’intera filiera della canapa industriale italiana che oggi conta 12mila occupati (senza l’indotto) e con un’alta percentuale di under 35 al suo interno.
“Siamo molto soddisfatti di questa nuova sospensione cautelare del decreto, che ancora una volta ci permette di tutelare e proteggere al meglio l’intero settore della canapa industriale”, commenta il presidente di Ici, Raffaele Desiante. “È la seconda volta che riusciamo a ottenere la sospensione della decisione del ministero di inserire il Cbd nella tabella tabella dei medicinali contenenti sostanze psicotrope o stupefacenti, dimostrando l’infondatezza delle sue basi. Continueremo a lavorare per garantire un futuro sicuro e stabile per gli imprenditori della canapa in Italia”.
Un identico decreto del precedente ministro della Salute Roberto Speranza era già stato sospeso dal Tar. Schillaci aveva allora revocato quel decreto, emanandone uno sostanzialmente identico. Che oggi però è stato di nuovo bloccato.