La Germania legalizza l’uso della marijuana alla guida: i limiti e i dubbi
Rassegna Stampa: Pubblicato il 28/08/2024 da QUATTRORUOTE – Fonte: https://www.quattroruote.it/news/sicurezza/2024/08/27/germania_legalizza_marijuana_alla_guida_.html
La Germania apre alla marijuana quando si guida, seppure con numerosi paletti. Chi ha la patente da oltre un biennio o un’età superiore a 21 anni può mettersi al volante con un valore al di sotto di 3,5 nanogrammi di tetraidrocannabinolo (THC la componente psicoattiva della pianta di canapa) per millilitro di siero: corrisponde a circa 1,8-2 ng/ml di sangue. Sopra questa soglia, multa di 500 euro e sospensione della patente per un mese: il controllo ai conducenti viene effettuato con un prelievo di saliva e, qualora sia necessario, un prelievo di sangue. Se prima il Codice della strada tedesco prevedeva un limite solo per l’alcol, adesso lo stabilisce anche per la cannabis. È tuttavia vietato condurre veicoli in condizioni alterate al contempo da marijuana e alcol: in questo caso, l’ammenda è di 1.000 euro.
Questione controversa. La novità arriva dopo la liberalizzazione parziale della marijuana decisa da Berlino. Per la guida, la soglia è stata individuata da una commissione di esperti, secondo i quali non ci sarebbero ricadute negative in termini di sicurezza stradale. Non esiste tuttavia uno studio scientifico definitivo che dimostri l’assenza di nocività della marijuana in relazione alla guida dell’auto. E non si può escludere che le sostanze della canapa, penetrando nel sistema nervoso centrale, ne alterino le funzioni, determinando un calo dell’attenzione.
In Italia. Il nostro Codice della strada (articolo 187) vieta la guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti di qualsiasi tipo, anche leggere. Affinché scatti la multa (composta da numerosi elementi, fra l’altro ammenda di 1.500 euro), c’è la valutazione clinica dello stato, basata pure sulla concentrazione ematica del THC. Viceversa l’articolo 186 fissa in mezzo grammo per litro di sangue il limite massimo di alcol, con tolleranza zero per neopatentati e conducenti professionali (186-bis).
Parola all’esperto. Stando ad Aldo Polettini, professore associato di Tossicologia forense presso il dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica dell’Università degli Studi di Verona, “è opportuno che in Germania si sia fissato un limite di concentrazione del THC: consente di stabilire in maniera oggettiva il divieto di porsi alla guida di un veicolo. In Italia questo limite non esiste e la versione attualmente vigente è fonte di contenzioso: la valutazione clinica dello stato di alterazione basata anche sulla concentrazione ematica del THC è soggetta a numerose variabili, e il giudice non ha strumenti oggettivi per stabilire la violazione della norma. È in discussione in Parlamento un disegno di legge che prevede la modifica dell’articolo 187 del Codice della strada: multa qualora dagli accertamenti qualitativi non invasivi o dalle prove effettuate dagli organi di Polizia stradale emerga la positività del conducente all’uso di sostanze stupefacenti, anche se non sono ancora stati definiti i limiti di concentrazione del THC e di altre sostanze nel sangue. Quindi, anche il nostro Paese si sta muovendo nella direzione di una definizione oggettiva del reato. Si tratterà di vedere se tali limiti saranno individuati alla luce di valutazioni scientifiche, come ha fatto la Germania”.