L’olio al Cbd si potrà vendere, ma solo in farmacia. Resta l’incognita su farine e cosmetici

Rassegna stampa – del 25 Agosto 2023 di NADIA FERRIGO – fonte:

https://www.lastampa.it/cronaca/2023/08/25/news/lolio_al_cbd_si_potra_vendere_ma_solo_in_farmacia-13011556/

Arriva un’altra spallata del governo alla cannabis light. Federcanapa: «Decisione assurda che boicotta solo i prodotti italiani»

Ancora resistono i fiori, l’olio è bandito. Dal prossimo 22 settembre non sarà più possibile per gli smart shop vendere i prodotti “da ingerire” a base di cannabidiolo. Vietato dunque l’olio, che sarà possibile acquistare solo in farmacia, mentre per ora si può ancora vendere la cosiddetta cannabis light, cioè fiori di canapa che contengono il Cbd ma non il Thc, che è il principio attivo con effetto psicotropo. «Ringraziamo l’ex ministro Roberto Speranza – commenta Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale -. Nell’ottobre del 2020 Roberto Speranza si trovò a dover registrare il farmaco che si chiama Epidiolex e lo mise nelle tabelle dei medicinali con effetti psicotropi e stupefacenti. Tutto il settore insorse, lui sospese il decreto, ma non prese nessun altra decisione. Dopo un limbo normativo tutto all’italiana, dopo tre anni è stato attivato dal ministro della Salute Orazio Schillaci».

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«Il ministero della Salute ha riesumato un assurdo provvedimento sulla canapa emesso tre anni fa dall’allora ministro Speranza. Tanto assurdo che decise di sospenderlo a meno di un mese dalla sua emanazione» aggiunge in una nota Federcanapa. Le aziende del settore vogliono chiedere al Governo «garanzie sull’uso non solo farmacologico degli estratti di Cbd, ma per tutti gli usi consentiti dalla legge».

Il decreto pubblicato il 21 agosto in Gazzetta, prevede l’inserimento (revocando una sospensiva del precedente decreto del 2020) per uso orale ottenuto da estratti di cannabis nella tabella 2B dei medicinali stupefacenti, dichiarando in tal modo illecito ogni uso non farmacologico degli estratti di cannabis, comprese le destinazioni ammesse dalla normativa italiana ed europea sulla canapa industriale, quali ad esempio l’uso del Cbd per la preparazione di nuovi alimenti.

Federcanapa: “Così si danneggiano solo i prodotti italiani”

Che cosa vuol dire? Anche se per l’Oms come per la Corte di Giustizia dell’Unione Europea il Cbd non ha un effetto stupefacente, in Italia sarà trattato come se lo fosse. «La decisione del ministero – conclude la nota di Federcanapa – è tanto più illogica in quanto non potrà impedire la libera circolazione in Italia di alimenti e cosmetici al Cbd prodotti legalmente in altri Paesi europei ed è dest.ata a danneggiare unicamente i produttori nazionali». Insomma tutto ciò che arriva dalla canapa a basso contenuto di Thc e quindi perfettamente legale, potrebbe essere illegale. Pure i biscotti o la farina, per dire. Ma solo se prodotti in Italia, perché la stessa produzione all’estero resta invece consentita.

«Siamo l’unico paese in Europa, e forse nel mondo, che considera il Cbd, o meglio, i preparati ad uso orale di Cbd, come uno stupefacente. Decisamente un ritorno al passato» scrive su Twitter il garante del M5S Beppe Grillo, rilanciando un post sul suo blog in cui sottolinea che «ieri, con la classica manovra estiva a sorpresa, il governo ha inserito il Cbd nella lista dei medicinali estratti da sostanze stupefacenti, con inevitabili drammatiche conseguenze per la filiera agroindustriale della canapa in Italia, Cannabis Sativa L., con un fatturato annuo di circa 150 milioni di euro».

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Luca Marola, Easyjoint: “Il settore della cannabis light è stato sacrificato all’ideologia e agli interessi corporativi”

«Nel nostro Paese la furia ideologica colpisce ancora. Contro ogni evidenza scientifica, contro ogni parere autorevole, come quello dell’Organizzazione Mondiale della Santità, si trasforma per decreto legge in droga ciò che droga non è nè mai potrebbe esserla – commenta Luca Marola, pioniere della cannabis light e dirigente di Radicali Italiani -. L’inserimento del Cbd nelle tabelle dei farmaci stupefacenti è grottesco, se non criminale. Il Governo dimostra ancora una volta la sua sudditanza verso le più bieche corporazioni. Prima i balneari, poi i tassisti, ora l’industria farmaceutica e a breve, io temo, quella dei tabaccai a cui regaleranno la vendita in esclusiva della cannabis light. Un settore giovane e dinamico nato con le migliori intenzioni brutalizzato con sequestri e processi e sacrificato per gli interessi corporativi».