Polizia intensifica i controlli al festival della canapa libera, gli organizzatori non ci stanno: “Chiaro segnale politico”
Rassegna Stampa – di Andrea Ossino -20 FEBBRAIO 2023 – Fonte:
Tre giorni di appuntamenti per scoprire i nuovi orizzonti della canapa. Tre giorni di controlli interforze su un evento giunto ormai all’VIII edizione, il Canapa Mundi. Organizzatori del festival e Radicali romani leggono “un chiaro segnale politico” dietro la particolare attenzione riservata dalle forze dell’ordine a commercianti e produttori riuniti per raccontare il mondo della canapa.
Un dato è certo: poliziotti, carabinieri e finanzieri per tre giorni hanno fatto visita allo spazio di 11 mila metri quadri che, alla Fiera di Roma, ospita 250 brand e 25 mila persone, ma le irregolarità rilevate sono state pochissime.
“Hanno prelevato oltre 500 campioni da analizzare e al momento hanno fatto una sola sanzione perché due campioni erano leggermente sopra la media, ma di una quantità irrilevante”, spiega Gennaro Maulucci, fondatore e organizzatore del festival, riferendosi alle quantità di Thc (uno dei più noti principi attivi della cannabis) che oltre una certa soglia è considerato illegale. In realtà le analisi sono ancora in corso e al momento sarebbero 5 i campioni sopra il limite consentito. Poco cambia.
“I controlli ci sono sempre stati, è un evento pubblico ed è giusto – dice il collega Luca Marino – ma questo livello di attenzione no, ci ha fatto capire che sono direttive che vengono dall’alto. È un accanimento su una fiera internazionale che va avanti dal 2015 rispettando le regole”, continua.
Anche al comitato sicurezza del Comune si sarebbe parlato dei controlli sull’evento dove si promuovono cultura, biodiversità, sostenibilità, cibo, benessere e tutto ciò che ruota intorno alla canapa anche nel settore tessile e nell’edilizia.
“Solitamente i controlli sono più discreti – spiega Maulucci – in questo caso si è trattato di una presenza invasiva che ha solo creato disagio. Si tratta di un settore in crescita dove gli operatori hanno tre giorni per farsi conoscere. Hanno fatto i controlli per tre giorni e negli orari di punta, quando c’era la massima affluenza. Nonostante ciò la fiera è andata molto bene”. L’evento è riuscito ma il clima non è dei migliori.
“Si tratta, evidentemente, di un accanimento mirato e intimidatorio senza precedenti, che danneggia le aziende italiane e dunque nuoce alla nostra economia”, denuncia Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma ricordando i numeri del settore: 3 mila aziende attive, un indotto di circa 12 mila lavoratori, con un’età media sotto i 35 anni, “che rende il settore economico della canapa uno dei più giovani”. Senza contare migliaia di negozi e il commercio via web di canapa e derivati.
“Non si può non prendere atto del cambio di clima che c’è stato nel nostro paese dopo l’insediamento del governo Meloni: un clima che, sulla base di posizioni ideologiche e istanze antiscientifiche, finisce per penalizzare maldestramente attività che meriterebbero ben altra attenzione”.
Dal primo anno Canapa Mundi ha quintuplicato lo spazio a disposizione degli espositori, quintuplicato il numero dei visitatori e decuplicato gli eventi culturali. E a quanto pare anche i controlli sono triplicati. Il concetto, per gli organizzatori, è chiaro: “Questo è un segnale politico e lo recepiamo forte”.