REGIONE PIEMONTE BU8S1 25/02/2016 -Indirizzi procedurali ed organizzativi per l’attuazione della Legge Regionale n. 11 del 15 giugno 2015 – Uso terapeutico della canapa
A relazione dell’Assessore Saitta: Con la Legge Regionale n. 11 del 15 giugno 2015, la Regione Piemonte ha approvato l’uso terapeutico della canapa e dei principi attivi cannabinoidi, nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale, nel rispetto della normativa nazionale in materia e, in particolare, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 9 ottobre 1990, recante “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, del Decreto Legislativo n. 219 del 24 aprile 2006, “Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE”, del Decreto Legge n. 23 del 17 febbraio 1998, recante disposizioni urgenti in materia di sperimentazioni cliniche in campo oncologico e altre misure in materia sanitaria, convertito con modificazioni dalla Legge n. 94 dell’8 aprile 1998 e del Decreto ministeriale 11 febbraio 1997 (modalità di importazione di specialità medicinali registrate all’estero). …………………. (vedi PDF Completo)
REGIONE PIEMONTE BU24 18/06/2015 – Legge regionale 15 giugno 2015, n. 11
Uso terapeutico della canapa. Disposizioni in materia di utilizzo di farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche e promozione della ricerca e di azioni sperimentali prodromiche alla produzione da parte di soggetti autorizzati. Il Consiglio regionale ha approvato promulga la seguente legge:
Fonte Youtube – (Natur Canapa) : Franco Casalone durante il suo intervento al 4.20 Hemp Fest di milano svoltosi dal 3 al 5 maggio 2019 fa un’importante e grave denuncia contro il mancato rinnovo delle licenze per poter riprodurre i semi di Cannabis italiani, si perderanno le varietà dioiche in modo da non poter più produrre Cannabis light in Italia. Questo comporterà la perdita di possibilità di lavoro, la perdita della tradizione della Canapa Italiana e si potranno acquistare solo varietà estere con molte più complicazioni.
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Tratto da uno spettacolo di Beppe Grillo fatto a Genova nel 1997
Quando pubblicamente nel lontano 1997 un comico in un suo spettacolo raccontava la messa al bando della canapa.
Di Beppe Grillo – “Spinello sì o spinello no? È una domanda stupida. La grande domanda è: che fine ha fatto la canapa? Come fa una pianta ad essere fuorilegge? Abbiamo messo fuorilegge una pianta. A causa di uno degli usi più stupidi. Fumarla è uno degli usi più stupidi. E’ come se tu bevi, ti viene un po’ di cirrosi e mettiamo fuorilegge la vigna.
Ma come è potuto succedere che sparisse una roba straordinaria dal mondo? E’ sparita dall’immaginario del mondo. Non c’è più, come è potuto succedere?
Con la canapa si fa di tutto, come si fa a vietarla? Si possono fare vestiti, corde, si possono curare molte malattie. In Nepal si mangiano i semi, la Costituzione americana e le banconote francesi sono stampate sulla canapa; carta di canapa, non tagli alberi!
Ford, il più grande imprenditore del mondo, l’uomo che dava il doppio del salario ai suoi operai, lo aveva già capito nel 1930, faceva una macchina che potevano comprare tutti, la Ford T, interamente fatta di canapa. Carrozzeria di canapa, gomme di canapa, interno di canapa, andava a etanolo di canapa. Molto più elastica dell’acciaio. Questa era una macchina ecologica. Se la buttavi via, ti potevi sbriciolare il cruscotto e farti due pippatine…
Succede poi che nel 1935, Hearst, il più grande magnate delle comunicazioni, uno che faceva i giornali con i suoi alberi, insieme a Dunlop, la più grande azienda chimica al mondo, scoprono il nylon.
Dunlop, quello delle gomme, Du Pont azienda chimica, cominciano a far sparire la canapa perché c’era il petrolio. C’è una dichiarazione di Hearst e Rockfeller (due petrolieri dell’epoca) che dicono: “Perché violentare la natura tagliando la canapa? C’è il petrolio, con il petrolio potremmo proteggere la natura”. Così iniziano ad eliminare la canapa e si comincia a chiamare droga una pianta. Hearst comincia a dire sui suoi giornali, fatti con la sua carta, “Urgono misure contro la droga” , “La marijuana fa diventare matti i ragazzi in 30 giorni”, “La marijuana miete molte vittime”. E si comincia ad abbinare la droga, cioè la canapa, al mostro. Poi iniziavano a menarla con il razzismo, l’etnia. I messicani, i neri si drogano. I meticci e gli italiani. C’eravamo anche noi, dove c’è una schifezza ci siamo sempre anche noi!
Fu così che nel ’38 il nipote del più grande banchiere dell’epoca decide con una legge di abolire la droga nel mondo, e fa una legge per proibirla.
In pratica viene abolito tutto ciò che puoi farti da solo. Tutto ciò che passa attraverso la tua autonomia sta sulle palle all’autorità. Nel ’40 c’è stato un boom di vendite, che se questo qua si fosse fatto i cazzi suoi probabilmente si sarebbe estesa un pochino.
Ma l’ha proibita ed è diventata il cancro del mondo.” – Genova 1997