Cannabis, dal dolore all’anca all’insonnia: quando gli anziani si curano con la marijuana
Rassegna Stampa: del 30 Settembre 2024 di Michele Bocci Fonte: https://firenze.repubblica.it/cronaca/2024/09/30/news/cannabis_anziani_dolore_insonnia_cure-423527044/
I dati di Pisa, dove sono seguiti circa mille pazienti. In 50 hanno più di 90 anni
Dolore al ginocchio, all’anca, problemi di artrosi: la cannabis terapeutica è una risorsa per i pazienti anziani con problemi cronici, quindi per trattamenti anche prolungati. Anche di oltre 90 anni. A Pisa sono centinaia in trattamento con la marijuana, all’interno di un gruppo ampio, di quasi mille persone, che vengono seguite utilizzando i due principi attivi principali della canapa, cioè il cbd e il thc (considerato sostanza stupefacente perché psicoattivo).
Un’alternativa terapeutica
Sono ormai dieci anni che la cannabis terapeutica è entrata nel sistema sanitario italiano e Giuliano De Carolis, anestesista algologo della terapia del dolore dell’azienda ospedaliera pisana e della “pain unit and palliative care” della casa di cura San Rossore di Pisa, traccia un bilancio. In pochi in Italia hanno i suoi dati in fatto di pazienti anziani. “Di solito, per queste persone il dolore cronico si tratta con farmaci come il cortisone o gli oppiacei, oltre a quelli specifici per l’artrosi. Il problema è che danno effetti collaterali, ad esempio di disidratazione”. La cannabis ha permesso di sviluppare un’alternativa terapeutica efficace.
Come si usa
Oggi si usa prevalentemente sotto forma di olio, gli infusi, che alcuni anni fa erano molto utilizzati, rappresentano ormai il 10% delle preparazioni. “Il paziente assume l’olio con il cucchiaino, oppure lo versa su un biscotto o su un pezzetto di pane”, dice De Carolis. I vantaggi della sostanza, spiega il medico è che “agisce su più aspetti, quindi non riduce solo il dolore. Ad esempio favorisce l’appetito e anche il riposo notturno. Ha effetti sulla sfera psicologica perché è rilassante”. A Pisa stanno raccogliendo i dati dei pazienti. Sono ormai arrivati a oltre duemila, circa la metà dei quali vengono seguiti in questo momento. “Abbiamo anche ultra novantenni, una cinquantina, che traggono beneficio dalla cannabis”.
“Meno effetti collaterali”
La cannabis di solito non è la prima scelta contro il dolore cronico. Si parte con terapie diverse. “Ma appunto gli effetti collaterali poi spingono verso questo farmaco – dice De Carolis – che, come sempre succede con i medicinali, non funziona su tutte le persone a cui lo somministriamo. Ma quando è efficace dà ottimi risultati”. Il medico spiega anche che in questo periodo l’approvvigionamento va abbastanza bene. Negli anni ci sono stati problemi produttivi, da parte dello Stabilimento Chimico farmaceutico di Firenze, e di importazione dall’estero. “Oggi va meglio, altre volte a fine anno eravamo già in difficoltà”.
La legge del 2015
In Italia, l’uso terapeutico della cannabis è regolato dalla legge 242 del 2015, che ha consentito l’accesso alla terapia. Secondo la legge italiana, la cannabis terapeutica può essere prescritta dai medici specialisti in determinate condizioni mediche, come il dolore cronico, la sclerosi multipla, l’anoressia, l’epilessia grave, il glaucoma e altre sindromi neurologiche. Nella pratica quotidiana, i medici la utilizzano anche per altri problemi.